Il padre, ex poliziotto, affianca il figlio nel traffico di stupefacenti

Sembrava un’operazione conclusa, quella denominata dalla Polizia Locale Green Boys 2014:un anno di indagini, l’arresto di 5 persone per spaccio di stupefacenti e la denuncia a piede libero di altre 16, in gran parte minorenni.

L’ultimo ad essere arrestato in flagranza di reato è stato Gianni Cucumazzo, 37enne triestino pluripregiudicato per reati connessi al traffico di  droga. Alla fine dello scorso novembre era stato sorpreso, sempre dalla Polizia Locale, con un quantitativo di eroina appena acquistato,
sufficiente a confezionare quasi 160 dosi.
Gli investigatori del Nucleo di Polizia Giudiziaria della PL, però, non erano del tutto convinti di aver chiuso il cerchio e, sempre sotto il coordinamento della Procura della Repubblica, avevano continuato la sorveglianza, in particolare su alcuni aspetti della vicenda criminosa.

Avevano ragione. Una decina di giorni fa infatti hanno consegnato al padre di Cucumazzo, 66 anni, un’Ordinanza restrittiva emessa da Tribunale (e confermata dal Tribunale del Riesame) con accuse pesantissime: concorso con il figlio in traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini
di spaccio e resistenza a Pubblico Ufficiale.

A rendere più grave – e insieme triste – il fatto in sé, è che l’uomo è stato per anni un servitore dello Stato, per la precisione un poliziotto, ora in pensione. Le prove raccolte a suo carico non sembrano lasciare dubbi. Fermato con il figlio di ritorno dalla Slovenia, aveva cercato maldestramente di disfarsi di 35 grammi di eroina appena acquistata; tentativo di cancellare le prove del reato anche durante la perquisizione nel suo appartamento: in questo caso si trattava di un panetto di hashish lanciato letteralmente dalla finestra.