Polizia Locale e contrasto alla droga: tre arresti

Ad aprile di quest’anno il Nucleo di polizia giudiziaria arrestava, nella zona di piazza Foraggi, un quarantenne albanese Z.S. le sue iniziali, in quanto trovato in possesso di circa 100 gr. di cocaina e indiziato della cessione di numerosi dosi della stessa sostanza; l’uomo nel frattempo veniva condannato in primo grado per i fatti sopra descritti.

Dalle indagini prendeva avvio un nuovo filone investigativo che permetteva di accertare come alcuni soggetti, che precedentemente si recavano da Z.S. per l’acquisto dello stupefacente, avevano iniziato a frequentare una casa popolare del rione di Poggi Paese; nel corso dei mesi i controlli di queste persone evidenziavano il possesso di stupefacente, in particolare cocaina.

Nell’alloggio di Poggi Paese erano domiciliati due tunisini, R.T. dell’83 e H.M. dell’86; il monitoraggio dei due uomini permetteva di documentare come a turno si recassero a Marghera per rifornirsi dello stupefacente da rivendere poi nella piazza triestina. In una di queste occasioni R.T. veniva fermato e arrestato con quasi 30 gr. di cocaina.

Posto agli arresti domiciliari R.T. continuava le sue attività in concorso con H.M., che nel frattempo aveva deciso di spostarsi a Marghera, cercando di evitare le investigazioni nei suoi confronti.

Nella giornata di ieri il personale del Nucleo di polizia giudiziaria della Polizia Locale, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Trieste arrestava R.T. ed anche un uomo triestino C.S. le sue iniziali dell’87, raggiunto dalla medesima ordinanza che disponeva gli arresti domiciliari.

Contemporaneamente gli investigatori triestini coadiuvati in questa e in precedenti circostanze dagli operatori della polizia giudiziaria della Polizia Locale di Venezia, in esecuzione della medesima ordinanza di custodia cautelare in carcere, arrestavano a Marghera il tunisino H.M.

R.T. e H.M indiziati del reato continuato, previsto e punito dall’art. 73 DPR 309/1990, venivano condotti in due istituti penitenziari del Veneto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria,