Rimosse 5 biciclette abbandonate da oltre 2 mesi: costituivano un serio intralcio ai passanti

Alcuni residenti di via Giusti avevano segnalato il problema, la Polizia Locale ha preso in carico la richiesta e si è attivata subito: ben 5 biciclette – in pessimo stato – ammassate sul muro di un un edificio, coperte da un telo di plastica impolverato e carico di foglie secche, erano lì da un po’ a dare un’immagine di degrado alla zona ma soprattutto a costituire un vero e proprio ingombro per chi vi passava a piedi. Così ammucchiate, davano probabilmente l’impressione che si trattasse di una piccola discarica, tanto che qualcuno aveva ben pensato di lasciare anche il suo televisore usato!

Con il nuovo Regolamento di polizia urbana il problema è stato risolto.

L’articolo 6 vieta l’abbandono di velocipedi sulla pubblica via: prevede una sanzione di 100 euro ma, ben più importante, la possibilità di togliere il mezzo dalla strada.

Gli operatori, dalla presa in carico delle segnalazioni fino alla rimozione delle bici, hanno programmato costanti passaggi per accertare che esse non fossero affatto usate: trascorsi i prescritti 60 giorni di inutilizzo1 hanno potuto raccogliere le 5 biciclette – in un paio di casi hanno dovuto tranciare la catena2 – portandole ad un deposito interno alla Polizia Locale che le custodirà insieme a tutte le altre, rimosse dall’entrata in vigore del Regolamento (per la TV invece hanno chiamato Acegas-Aps-Amga).

 

 

1 Il comma 2 dell’articolo, cita: Si considera abbandono il deposito ininterrotto dei velocipedi e degli acceleratori di andatura sulle aree di cui al comma 1 per più di 60 giorni, decorrenti dall’accertamento effettuato dagli operatori di Polizia Locale o da altro personale incaricato. Trascorso tale termine consegue la rimozione del mezzo da parte dell’Amministrazione comunale o di altro personale incaricato”.

2 Il Regolamento consente anche questo, al comma 3: E’ vietato agganciare velocipedi e acceleratori di andatura a monumenti e loro barriere di protezione, ai semafori, colonne e altri manufatti prospicienti gli immobili di rilevante valore architettonico. (…) Nei casi sopra citati (…), il velocipede o l’acceleratore di andatura potrà essere rimosso coattivamente, anche mediante apertura dei sistemi di fissaggio, per essere successivamente restituito all’avente diritto, previo pagamento delle spese di rimozione e deposito”.