Picchia la compagna la Polizia Locale lo arresta

Alcuni giorni fa è stato tratto in arresto dalla Polizia Locale un uomo, resosi responsabile di violenze e maltrattamenti, nei confronti della sua compagna.

Determinanti sono state delle indiscrezioni trapelate e riportate al Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale, che hanno messo in luce un ambiente familiare fatto di violenze psicologiche e fisiche, aggravate dal fatto essere state agite in presenza dei figli minorenni.

Tali indiscrezioni giunte all’attenzione della Polizia Locale, sono state sufficienti per produrre una prima informativa d’indagine all’Autorità Giudiziaria la quale delegava in tempi brevi, vista la gravità dei fatti emersi, ulteriore attività investigativa a carico dell’uomo.

Questo sino all’epilogo avvenuto alcuni giorni or sono, quando gli operatori della Polizia Locale hanno infatti arrestato in flagranza di reato l’uomo, al termine di un breve inseguimento e di una colluttazione nei pressi dell’abitazione della coppia.

La donna, approfittando di un attimo di distrazione dell’uomo, era riuscita a scendere in strada gridando per chiedere aiuto, ma veniva immediatamente raggiunta dal convivente che, accortosi di quanto stava accadendo, si metteva subito al suo inseguimento con chiari intenti aggressivi, ignaro però del fatto che il suo comportamento era attenzionato da agenti in borghese già da alcuni giorni.

L’uomo, infatti, veniva immediatamente intercettato e bloccato prima che aggredisse per l’ennesima volta la compagna.

Dopo una breve colluttazione con gli agenti l’uomo veniva immobilizzato e con l’ausilio di altro personale nel frattempo accorso sul posto veniva accompagnato dapprima presso la Caserma S. Sebastiano e quindi, dopo le formalità di rito, veniva condotto presso il carcere di via Coroneo a disposizione del magistrato titolare del fascicolo d’indagine.

L’uomo gravato da numerosi precedenti dovrà rispondere del reato di maltrattamento contro familiari o conviventi1 e resistenza a pubblico ufficiale2

 

 

1art. 572 del Codice Penale

2 art. 337 del Codice Penale.