Le indagini ai tempi di Whatsapp: la PL trova la bici rubata e invia una foto al proprietario per conferma..è la sua

Riusciremmo a vivere senza lo smartphone? Chissà… è innegabile però il suo utilizzo quotidiano per mille funzioni che nulla hanno a che vedere con la semplice telefonata.

Anche la Polizia Locale si adegua ai tempi, pur mantenendo le “buone vecchie abitudini”: presenza costante sul territorio e osservazione, per intercettare e risolvere i bisogni più o meno gravi delle persone.

L’altro pomeriggio, verso le 15, la pattuglia del Distretto di via Giulia si trova a Borgo San Sergio per controlli di routine, quando viene avvicinata da un uomo: poco prima aveva lasciato la sua bici fuori dal bar, appoggiata al marciapiede; il tempo di una consumazione e, al suo ritorno, non c’era più. Sparita, probabilmente rubata. Per migliorare la descrizione del mezzo, il proprietario mostra una foto dal suo cellulare.

Subito dopo aver annotato il numero di telefono, gli operatori si mettono alla ricerca del mezzo, prima a Borgo San Sergio, allargando il raggio fino a Domio ma senza risultati; non passa nemmeno un’ora dalla segnalazione che la pattuglia incrocia una bicicletta molto simile in via Carducci con in sella un uomo anziano: si fa fatica a comunicare con lui perché parla solo in inglese ed è un po’ confuso. La pattuglia non è sicura che si tratti proprio della bici rubata e quindi… la fotografa col cellulare, condivide l’immagine su Whatsapp ed il proprietario conferma essere proprio la sua, fornendo anche ulteriori dettagli a rinforzo.

Così la Polizia Locale ha potuto riconsegnare subito la bici al proprietario; il ladro, invece – sprovvisto dei documenti d’identità – è stato accompagnato alla Caserma San Sebastiano per le pratiche del caso.