La Polizia Locale arresta un quarantenne in Villa Engelmann, con la droga nel panino

Le segnalazioni dei cittadini sono molto importanti per la Polizia Locale perché consentono di intervenire con rapidità aumentando sensibilmente le probabilità di prevenire le azioni vietate e di identificarne gli autori. La prassi è ascoltarle, prenderle nella giusta considerazione e verificarne la fondatezza; diventano uno strumento per raccogliere maggiori informazioni sul territorio e prevenire fenomeni di degrado, compreso quel sottobosco che costituisce il mercato degli stupefacenti, sempre pronto ad intercettare il malessere di molti adolescenti, rovinandogli il futuro.

Così è successo qualche giorno fa, quando la Sala Operativa ha risposto alla telefonata di un cittadino che riferiva l’aggirarsi sospetto di un uomo all’interno di Villa Engelmann, il giardino pubblico di via Rossetti, molto frequentato da mamme con bambini e da adolescenti.

Gli Operatori del Nucleo di polizia giudiziaria – da anni in prima linea nella lotta alla droga, con all’attivo numerose indagini portate a segno – si sono subito recati in Villa notando, all’ingresso, A.C. quarantenne triestino, già noto alle forze dell’ordine per precedenti anche gravi (reati contro la persona). Riferiva agli Agenti di essere lì per caso, nessun motivo in particolare.

Da un primo controllo non emergeva nulla d’illecito; restava però il suo comportamento molto nervoso. Questo fattore e i precedenti penali del soggetto, convinceva gli Operatori ad accompagnare A.C. in Caserma per una perquisizione un po’ più approfondita; e proprio qui scoprono la “merenda con sorpresa”, cioè un panino che, al posto del salame, nascondeva ben 12 grammi di eroina e 2 di cocaina: per dare un’idea, ricordiamo che un solo grammo di eroina consente di preparare 4 dosi.

A quel punto gli investigatori arrestavano A.C. per detenzione e spaccio di stupefacenti e avvisavano contestualmente il Magistrato di turno per le pratiche del caso; subito dopo si recavano al domicilio dell’uomo per un’attenta perquisizione che faceva trovare (e sequestrare perché detenute senza motivo) anche numerose scatole di Suboxone, un potente farmaco usato per la dipendenza da oppioidi.

Ora A.C. è agli arresti domiciliari, come stabilito dal P.M.